Detrazione in 10 anni impianti fotovoltaici: come funziona

Detrazione in 10 anni impianti fotovoltaici: come funziona

Come funziona la detrazione in 10 anni impianti fotovoltaici e pompe di calore efficientamento energetico?

La scelta di installare un impianto fotovoltaico è senza dubbio una scelta ecologica che, con un basso impatto ambientale, permette di produrre energia pulita.

L’installazione di un impianto fotovoltaico consente di avere un notevole risparmio soprattutto nel momento in cui risultino ammortizzati tutti i costi di installazione, che si traduce in una consistente riduzione dei consumi.

Per affrontare la spesa dell’installazione di impianti fotovoltaici in maniera meno dispendiosa possibile si può scegliere di usufruire delle detrazioni fiscali grazie al bonus ristrutturazione https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/ristrutturazioni-edilizie-le-agevolazioni-fiscali

Fotovoltaico e bonus ristrutturazione: come funziona la detrazione

Lo sconto che si riesce a recuperare riguardante la detrazione in 10 anni per impianti fotovoltaici nel momento in cui si presenta la dichiarazione dei redditi è pari al 50% della spesa.

https://www.atonsolution.it/fotovoltaico-a-frosinone-tutto-quello-che-devi-sapere/

La detrazione fiscale IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) del 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia (art.16-bis del T.U.I.R., DPR 917/1986) è stata confermata.

Se si opta per il bonus ristrutturazione, l’agevolazione va a coprire sia l’acquisto che le spese di installazione dei pannelli solari, per un totale massimo di spesa di 96.000 euro: sono quindi detraibili in 10 quote al massimo 48.000 euro per immobile.

La detrazione fiscale del 50% per ristrutturazioni, in cui rientra il fotovoltaico, non va confusa con quella per interventi di riqualificazione energetica al 65%.

Grazie alla detrazione del 50% il costo effettivo che si va a sostenere per l’installazione di un impianto fotovoltaico e/o di un sistema di accumulo si dimezza; inoltre secondo vantaggio è che si va a pagare un’aliquota iva agevolata al 10%.

Quali sono le spese che rientrano nella detrazione

Ma quali sono le spese che rientrano nella detrazione in 10 anni per impianti fotovoltaici?

Ecco un elenco:

– acquisto

– spese di installazione

– manodopera

– progettazione

– spese per perizie e sopralluoghi

– iva

– imposta di bollo

– autorizzazioni.

Chi può usufruire della detrazione fiscale del 50%

Può usufruire della detrazione fiscale IRPEF il contribuente titolare dei diritti reali di godimento dell’immobile soggetto a ristrutturazione.

Pertanto ha diritto alla detrazione fiscale non solo il proprietario dell’immobile, ma anche il familiare convivente, fintanto siano lui/lei intestate le fatture.

Nel caso in cui l’immobile venga venduto durante i primi 10 anni dall’installazione dell’impianto, l’acquirente potrà fruire delle detrazioni fiscali salvo le parti si accordino diversamente.

Esempio di detrazione fiscale al 50% come ristrutturazione edilizia

Possiamo meglio capire il funzionamento della detrazione fiscale facendo un esempio pratico.

Se si acquista un impianto fotovoltaico dal valore di euro 5.000 (iva compresa), si potrà detrarre il 50% del costo dall’Irpef.

Verranno detratti quindi euro 2.500 nei 10 anni successivi all’installazione, in aliquote di uguale valore: ogni anno per 10 anni andremo a pagare euro 250 in meno di imposta sul reddito.

Di conseguenza in questo caso il costo effettivo dell’impianto è solo di euro 2.500.

Lo stesso ragionamento può essere applicato in caso di acquisto di un sistema di accumulo (batteria).

Documentazione necessaria per richiedere la detrazione fiscale per impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo

La procedura per accedere alle detrazioni fiscali del 50% per impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo è relativamente semplice.

Vediamo insieme passo per passo come fare:

  • Alla firma del contratto di solito si paga un acconto e, una volta allacciato l’impianto alla rete, si provvede al pagamento del saldo tramite bonifico.

Per ottenere la detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie, bisogna seguire l’apposita procedura bancaria, in genere presente anche in tutti gli home banking selezionando l’opzione “detrazioni fiscali” quando si vuole effettuare il bonifico.

Se ci si reca di persona in banca o in posta va richiesto il bonifico parlante dove risulta chiara la causale e viene richiesto il codice fiscale del beneficiario della detrazione.

È necessario conservare le ricevute di pagamento per ogni evenienza.

  • Nel momento in cui viene compilata la dichiarazione dei redditi devono essere inseriti i dati catastali dell’immobile, le fatture e le ricevute di pagamento.
  • Come per le ricevute di pagamento, è bene conservare una serie di documenti nel caso l’Agenzia delle Entrate procedesse ad un controllo. Nel dettaglio:

– eventualmente la comunicazione di inizio e fine lavori al Comune (il geometra di solito provvede ad espletare questa pratica);

– la ricevuta di pagamento dell’Imu qualora dovuto;

– se l’immobile è parte di un condominio, la delibera assembleare;

– come già ricordato, fatture e ricevute fiscali delle spese relative all’installazione dell’impianto fotovoltaico.

Credito d’imposta per le spese di installazione di sistemi di accumulo dell’energia collegati ad impianti alimentati da fonti rinnovabili: che cosa è

La Legge di Bilancio 2022 (Legge n. 234/2021) ha previsto un’agevolazione per le spese sostenute nel 2022 per l’installazione di sistemi di accumulo dell’energia collegati ad impianti alimentati da fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici.

Ma chi ne può beneficiare? Possono beneficiare del credito d’imposta le persone fisiche che, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022, abbiano sostenuto spese documentate relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili.

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